C'è ancora qualcosa da dire sul frutto più famoso e antico del mondo?
Saltiamo a piè pari tutta la storia di Eva e del paradiso perché quella, religiosi e non, la conosciamo tutti. E' interessante giusto perchè rafforza la fama del melo, tra l'altro già preesistente, di Albero della Conoscenza provvisto di frutti pieni di informazioni su chi siamo e dove andiamo e di conseguenza assolutamente proibito per i cattolici perché queste cose può saperle solo Dio.
Di fatto oggi milioni di cattolici divorano tonnellate di mele come se niente fosse.
E fanno bene ;)
Saltiamo a piè pari tutta la storia di Eva e del paradiso perché quella, religiosi e non, la conosciamo tutti. E' interessante giusto perchè rafforza la fama del melo, tra l'altro già preesistente, di Albero della Conoscenza provvisto di frutti pieni di informazioni su chi siamo e dove andiamo e di conseguenza assolutamente proibito per i cattolici perché queste cose può saperle solo Dio.
Di fatto oggi milioni di cattolici divorano tonnellate di mele come se niente fosse.
E fanno bene ;)
Scherzi a parte, la mela per noi italiani è onnipresente come la pastasciutta. Nonna dopo i pasti mi obbligava sempre a mangiarne qualche spicchio sostenendo genericamente che "faceva bene". In realtà pare sia il momento peggiore per mangiare quasi tutta la frutta che tendenzialmente andrebbe consumata proprio lontano dai pasti, ma non è questo il punto.
La mela è il frutto nazionale di casa. Tutti abbiamo un cesto delle mele per prima o dopo i pasti e per ogni evenienza dolce, salata e medicinale. E anche questo accostamento lo abbiamo già sentito, qualcosa che ha a che fare con le mele e i medici che si levano di torno :)
In effetti non sono poche le malattie che si spaventerebbero dal prezioso carico che si porta dietro una semplice mela al giorno.
Si tratta di un pieno gratuito (o quasi) di vitamine e minerali preziosi, un po' come aver vinto un buono di carburante dal benzinaio.
Le vitamine che contine sono la A (retinolo, essenziale per la pelle), la B1, B2 e B3 (rispettivamente tiamina e riboflavina e niacina, la cui carenza può portare serie conseguenze) la C (che non ha bisogno di presentazioni e che purtroppo il nostro corpo non sintetizza da solo) la vitamina E (importante antiossidante).
I minerali non sono da meno; calcio, magnesio, fosforo, potassio in quantità ragguardevoli e una serie di minerali traccia tra cui il rame, il manganese e altri. La combinazione e la concentrazione specifica di questi elementi sono all'origine delle proprietà terapeutiche di questo prezioso pomo.
La mela è il frutto nazionale di casa. Tutti abbiamo un cesto delle mele per prima o dopo i pasti e per ogni evenienza dolce, salata e medicinale. E anche questo accostamento lo abbiamo già sentito, qualcosa che ha a che fare con le mele e i medici che si levano di torno :)
In effetti non sono poche le malattie che si spaventerebbero dal prezioso carico che si porta dietro una semplice mela al giorno.
Si tratta di un pieno gratuito (o quasi) di vitamine e minerali preziosi, un po' come aver vinto un buono di carburante dal benzinaio.
Le vitamine che contine sono la A (retinolo, essenziale per la pelle), la B1, B2 e B3 (rispettivamente tiamina e riboflavina e niacina, la cui carenza può portare serie conseguenze) la C (che non ha bisogno di presentazioni e che purtroppo il nostro corpo non sintetizza da solo) la vitamina E (importante antiossidante).
I minerali non sono da meno; calcio, magnesio, fosforo, potassio in quantità ragguardevoli e una serie di minerali traccia tra cui il rame, il manganese e altri. La combinazione e la concentrazione specifica di questi elementi sono all'origine delle proprietà terapeutiche di questo prezioso pomo.
L'azione principale della mela sembra focalizzata sull'apparato digerente in generale, perché in primo luogo è ricca di vitamina A che favorisce la secrezione di muco intestinale contenente una sostanza dannosa per i batteri "cattivi: da qui la sua fama di disinfettante intestinale e la sua incredibile utilità nelle diarree infantili e adulte. Basterà infatti somministrare mela cruda grattuggiata fino al ripristino dell'equilibrio. In tempi neanche troppo lontani veniva prescritta anche contro il paratifo e la colibacillosi, quindi la sua azione disinfettante non è da considerarsi blanda.
La carenza di vitamina A, tra l'altro, porta anche a ulcerazioni del tubo digerente perchè venendo meno lo strato protettivo di muco, le pareti sono più facilmente attaccabili dagli acidi digestivi. E la mela apporta un deciso sollievo con la sua azione rinfrescante e con i suoi minerali pronti a rendere basico l'ambiente. Completa il quadro, anche una discreta azione positiva sul transito intestinale e un senso di sazietà che in generale puo essere utile agli eccessivamente affamati :)
Grazie al tannino e ai sali potassici la mela risulta utilissima per contrastare la formazione dell'acido urico, e stimola moderatamente la diuresi; ottima quindi anche per la gotta, artrite e reumatismi.
E' il frutto perfetto per gli anziani, caldamente consigliato anche dai geriatri che conoscono benissimo l'azione di rinnovamento e stimolazione epiteliale innescata dalla mela. Infatti ha anche la meritata fama di frutto della giovinezza.
Ovviamente non è finita.
Per la medicina cinese il colore bianco è legato al benessere di intestino crasso e polmoni. Ci sono terapeuti che prescrivono di mangiare, solo per un periodo di tempo limitato ovviamente, esclusivamente cibi del colore legato all'organo malato. Per chi soffre di colite, via libera a riso, rape bianche, mele... ma anche chi soffre di catarri e affezioni polmonari in generale, stessi cibi. Per i cinesi questi due organi sono legati a doppio filo e la mela anche in questo caso non tradisce le aspettative.
E' fantastica anche per i polmoni.
Tonifica i bronchi ed esercita un'azione decongestionante sulle vie respiratorie.
Si utilizzava uno sciroppo di mele che era sia lassativo che pettorale: mele renette (dal francese reinette, che significa reginetta) lasciate a macerare, poi se ne estrae il succo e si aggiunge un peso equivalente di zucchero. Cuocere lentamente fino alla consistenza di sciroppo. Due cucchiai al giorno dieci minuti prima dei pasti.
E' indicata anche per astenia e superlavoro intellettuale, probabilmente per l'alto contenuto di vitamine del gruppo B. Meglio avere delle mele biologiche perchè la vitamina C che contiene è quasi tutta concentrata nella buccia e sarebbe un peccato rinunciare alla sostanza più potente contro le infezioni solo perchè dovremmo addentare insieme anche un cumulo di pesticidi.
Le mele sono anche ricche di diversi acidi con diverse funzioni. Come nel caso del limone questi acidi sono sempre pronti a convertirsi in materiali alcalini atti proprio a contrastare l'eccesso di acidità e a nutrire e ossigenare il sangue. I meravigliosi paradossi della natura.
L'acido malico, di cui è ricca, pare riesca addirittura ad ammorbidire i calcoli e a facilitarne il passaggio attraverso i dotti biliari e l'acido ossalico invece si occupa di pulire la bocca e sbiancare moderatamente i denti.
La medicina popolare utilizza da sempre la mela anche come agente esterno nelle preparazioni per frizionare la pelle o per medicare le piaghe. Basti solo dire che il nome pomata deriva da pomo, cioè mela. Non parliamo di semplice acne o piccole infezioni ma di cose meno simpatiche come tigna e scabbia. Si apriva a metà una mela, si svuotava le cavità dei semi togliendo anche parte della polpa e le si riempiva con dei fiori di zolfo. Si ricomponevano poi insieme le due metà tenendole unite con uno spago e si metteva in forno caldo fino a cottura completa. A quel punto si poteva ridurre il tutto in poltiglia con una forchetta e farne delle frizioni sulle parti interessate. Pare desse davvero ottimi risultati.
Una breve nota cosmetica è che il succo di mela, applicato esternamente, contrasta il cedimento dei tessuti e promuove il rinnovamento delle cellule. Meglio di qualsiasi crema tonificante e antietà.
Una curiosità: i semi della mela contengono minuscole quantità di cianuro... bisognerebbe mangiarne molti per rischiare qualcosa, ma appunto, perché rischiare? Meglio evitare e non includerli nei frullati, nelle torte e compagnia bella.
E a proposito... non mi metterò a consigliare dolci o le classiche mele cotte (magari al forno a legna con una spolverata di cannella e un paio di chiodi di garofano in un tegame di coccio...) perché tanto le conosciamo tutti! Ho però recentemente preparato un ottimo punch alla mela e tè nero che non era niente male e che scalda le corte e gelide giornate che ci attendono ancora. Prima di accendere il fuoco sotto il bricco dell'acqua per il tè si prende qualche spicchio di mela e si taglia a fettine sottili, quindi si aggiunge all'acqua a freddo insieme a qualche scaglia di cannella e qualche fettina di zenzero. Al bollore si spegne e si lascia il tutto in infusione con il tè. Dolcificare con miele e aggiungere una spruzzata di rum, se piace. Ottimo decongestionante, riscaldante e digestivo.
Se si è proprietari di un albero di mele è bene "sfruttarlo", nel senso reale del termine ;)
E a proposito. Un'ultima cosa.
E' vero che quasi tutta la frutta andrebbe consumata lontano dai pasti.
Quasi tutta.
Tranne quella ricca di pectina. La nonna che la mangiava dopo pranzo non poteva certo sapere che la mela contiene percentuali eccezionali di questa fibra solubile che pare aiuti a ripulire l'organismo dal colesterolo cattivo e che quindi una mela dopo mangiato è più che indicata per favorire la digestione, specialmente dopo pasti particolarmente grassi e unti. Lei, senza analisi chimiche o testi scientifici seguiva semplicemente il sapere antico tramandato da genitori, nonni e bisnonni. Che dopo pranzo sbucciavano semplicemente una mela. Per cui con il suo generico "fa bene" aveva ragione da vendere. E non sarò mai abbastanza grata per il tempo concessomi con lei.
Un saluto a tutti
Photo credit: Southernpixel - Alby Headrick / Foter.com / CC BY
Photo credit: Kirinohana / Foter.com / CC BY