Non
c’è bisogno di scendere in dettagli, conosciamo tutti il famoso
detto che si adatta perfettamente alla situazione attuale
dell’Italia: siamo noi cittadini i moderni ortolani e ci rendiamo
perfettamente conto che i cetrioli sono in continuo aumento.
Fermiamoci qui, oggi parliamo dei cetrioli reali, non che gli altri
non lo siano, ma ci concentreremo su quelli che portiamo in tavola di
questi tempi.
Quando
andiamo dall’ortolano, quello vero stavolta, troviamo sempre i
cetrioli sistemati sul banco insieme ad altre verdure; infatti
vengono venduti come tali perché quasi tutti siamo abituati a fare a
fettine un cetriolo e unirlo a un’insalata di lattuga e pomodori.
In realtà invece il cetriolo non è un ortaggio ma un frutto e per
amore di chiarezza lo è anche il pomodoro: rimarreste stupiti da
quanta “frutta” scambiamo per ortaggi. La regola generale è che
se nasce dalle foglie, da un fusto o da una radice è una verdura,
mentre un frutto nasce invece dal fiore di una pianta dopo essere
stato impollinato; inoltre la frutta, al contrario della verdura,
contiene dei semi. Quindi anche le melanzane, i peperoni e la zucca
sono dei frutti; ci sono alcune eccezioni come ad esempio le fragole
che non risultano né dei frutti né delle verdure, sono solo una
porzione ingrossata dell’infiorescenza ma con le caratteristiche
nutrizionali di un frutto.
Insomma,
al di là delle classificazioni botaniche, possiamo mangiarci tutto
alla fine.
Il
cetriolo quindi è un frutto tipicamente estivo particolare
apprezzato in genere da chi gradisce il melone e il cocomero, dato
che fanno parte della stessa famiglia. Ha un sapore vagamente
amarognolo, molto simile a quello percepito quando si addenta la
parte bianca del cocomero. Comunque, a prescindere dal gusto
personale, sarebbe molto utile mangiare cetrioli in piena estate per
diversi motivi. Prima di tutto contiene un’ottima quantità di sali
minerali tra cui spiccano il potassio, (che interviene nel
metabolismo dei liquidi e tende ad abbassare la pressione sanguigna)
e il fosforo (utile per l’attivazione di diverse vitamine, nella
regolazione dell’equilibrio acido/basico e per altre mille
funzioni). In estate tendiamo a perdere fin troppi liquidi e di
conseguenza tanti minerali; un modo piacevole di porre rimedio è
quello di tagliare un cetriolo a fettine e di metterlo in una brocca
di vetro con l’acqua per avere a portata di mano una gradevole
bevanda rinfrescante e dissetante.
Diversi
studi hanno confermato la presenza di antiossidanti come tannini,
flavonoidi e vitamina C, in grado di combattere l’azione dei
radicali liberi e di ritardare quindi l’invecchiamento cellulare.
Il
cetriolo possiede anche la preziosa vitamina K, importante per
proteggere le ossa, regolare la risposta infiammatoria e i processi
di coagulazione del sangue.
Per
parlare di un’altra funzione utile del cetriolo andiamo a scomodare
per un momento la “dottrina delle signature”, un concetto
alchemico divulgato da Philipp
Theophrast Bombast von Hohenheim,
meglio
conosciuto come
Paracelso, ma ripreso più volte nel corso dei secoli. Secondo
Paracelso, e non solo ormai, noi facciamo parte di un Tutto dove ogni
cosa è inestricabilmente legata all’altra; quindi anche le piante
porterebbero una sorta di “firma vegetale” che le segnerebbe a
seconda del proprio utilizzo, codificata intuitivamente attraverso il
simbolismo e le analogie. In una parola, se una pianta somiglia a una
parte del corpo o a un organo interno, vuol dire che avrà una
qualche utilità proprio su ciò che le è simile. Di esempi pratici
ne abbiamo a secchiate.
Il
frutto del fico somiglia incredibilmente a una porzione dell’apparato
gastrointestinale con tanto di villi intestinali e guarda un po’,
il macerato glicemico di ficus carica è indicato per tutti i
disturbi che riguardano stomaco, intestino e digestione in generale.
Il pomodoro ha quattro “camere” ed è rosso, vi ricorda qualcosa?
Ormai sono tanti gli studi che dimostrano una marcata e benefica
attività del pomodoro su cuore e circolazione da non lasciare più
dubbi. La carota tagliata a fettine è
molto simile ad un occhio con pupilla, iride e linee a raggiera molto
evidenti: sarà un caso quindi che contenga betacarotene e luteina,
due sostanze da sempre deputate al benessere della vista.
La noce sembra una fotografia del nostro cervello con tanto di
separazione tra le due metà e persino con i due cervelletti? Oggi
non è più un mistero che le noci hanno un ragguardevole contenuto
di Omega 3 e 6 e altri nutrienti che alimentano le cellule nervose,
aiutando a sviluppare i neurotrasmettitori per le funzioni cerebrali.
Credo che il concetto sia chiaro.
Ora,
non occorre essere dei detective o avere una mente particolarmente
brillante per intuire a quale parte del corpo possa riferirsi
un’eventuale signatura del cetriolo.
Incredibile
ma vero, è proprio così.
Il
cetriolo contiene una particolare sostanza chiamata L-citrullina che
non è il precursore della stupidità ma un aminoacido precursore del
monossido di azoto, una piccola molecola volatile richiesta per un
ottimale funzionamento delle tubature erettili. Infatti questa
citrullina sembra essere l’unico aminoacido che non venga degradato
dal fegato durante la digestione, quindi ha la possibilità di
andarsene in giro nella circolazione periferica e di trasformarsi
serenamente prima in L-arginina e poi in monossido di azoto, un
potente vasodilatatore particolarmente efficace in caso di
disfunzioni erettili di origine vascolare.
Superstizioni,
leggende o una saggezza così antica che la nostra moderna e limitata
capacità di immaginazione non può più neanche concepire? La
risposta è dentro di noi... solo che non è sbagliata, come direbbe
il buon Corrado Guzzanti, semplicemente non è uguale per tutti.
Lasciamoci
alle spalle la citrullina e accenniamo invece ad alcuni dei mille
modi in cui possiamo impiegare la polpa del cetriolo a nostro
vantaggio in questa estate italiana, anche se negli ultimi anni le
estati hanno ben poco di italiano; siamo in molti ormai ad avere la
sensazione di vivere giugno, luglio e agosto all’interno di un
vulcano attivo.
Digressioni
climatiche a parte, avete presente quell’immagine/cliché di una
donna con le fettine di cetriolo sugli occhi o sul viso per
pubblicizzare una crema o un istituto di bellezza? Anche qui non
siamo lontani dalla verità. Il cetriolo infatti, grazie ai suoi
antiossidanti, aiuta a combattere le irritazioni anche della pelle;
se ne affettate uno e riponete le fettine in frigorifero potrete
prelevarne un paio all’occorrenza, applicarle per qualche minuto
sugli occhi stanchi e gonfi e ne ricaverete un gran sollievo. Per
lenire le scottature solari o bruciature leggere frullate un cetriolo
privato della buccia e riducetelo in una purea da applicare sulla
parte interessata per almeno 15 minuti. Lo stesso impacco applicato
alla radice dei capelli con un lieve massaggio circolare stimolerà
la crescita del bulbo pilifero.
Passando
alla casa, potrete utilizzare delle fettine di cetriolo per la
pulizia dell’acciaio, per lucidare delle scarpe, per non far
appannare i vetri e addirittura come lubrificante per le porte che
cigolano. Se proprio non avete voglia di mettervi a lucidare
l’acciaio o le vostre scarpe, potreste sempre confezionarvi in casa
un’ottima e fresca salsa tzatziki a base di cetriolo e yogurt da
abbinare a carne, pesce, verdure grigliate o semplicemente per
condire un’insalata in modo originale.
Un suggerimento che potrebbe essere particolarmente utile è quello di impiegarlo dopo una serata un po’ troppo allegra con gli amici. Se avete alzato il gomito, mangiatene uno prima di andare a dormire e al mattino sentirete di meno i fastidiosi postumi della sbornia: a quanto sembra, per merito delle vitamine del gruppo B e degli elettroliti contenuti che sono in grado di ristabilire velocemente un buon equilibrio dell’organismo.
Tra
i modi di dire inglesi ce n’è uno che recita “as cool as a
cocumber” che significa letteralmente “essere fresco come un
cetriolo”; per gli inglesi indica una persona molto calma e
composta, senza alcun segno di stress. Sarà il solito caso che le
vitamine B sopra citate che contiene ne fanno anche un ottimo rimedio
per combattere lo stress e distendere il sistema nervoso.
Un
piccolo accorgimento per sceglierli dall’ortolano, sempre quello
vero con la bancarella, è di preferire quelli con una bella buccia
verde senza striature chiare che presentano un aspetto sodo e
compatto.
Curiosamente
l’Italia, nonostante sia piena di cetrioli virtuali volanti, non è
tra i primi produttori del frutto effettivo ed è anche agli ultimi
posti come consumo. I misteri della vita.
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