domenica 21 giugno 2015

Gelo di gelsomino

Ciao a tutti!
Non fatevi scappare questo periodo! Ci siamo lasciati alle spalle maggio, il mese fiorito per eccellenza, ma anche giugno non è malaccio. E' il mese del gelsomino, un prezioso regalo che non ha bisogno di presentazioni.
Tutti conosciamo questo umile fiorellino stellato color panna. Che poi tanto umile non è. La mitologia e il simbolismo lo legano direttamente ai piani alti della sfera della conoscenza. Ma non quella appresa sui libri o carpita in generale dal mondo con l'arguzia e l'intelligenza. Si parla di conoscenze antiche, come la saggezza ad esempio, che poco ha a che fare con l'intelletto ma che risponde direttamente all'anima. Infatti il gelsomino, insieme a rosa e giacinto, è citato spesso nella letteratura araba come simbolo di amore e spiritualità. Ci vorrebbero una decina di post solo per esaurire decentemente questo aspetto. E non è questo il momento.
Torniamo con i piedi per terra.

Avete mai provato a sedervi la sera accanto a un gelsomino in fiore? Non è così per tutti, ma c'è un'ottima possibilità di ritrovarvi immersi in una sensazione di lieve euforia e con un gran sorriso idiota stampato sulla faccia. Non è così male.

Mi dispiaceva troppo lasciare questo profumo mistico nelle sole grinfie dell'aria notturna, dovevo averlo in qualche modo! Mi sono fatta un giretto in rete e ho scoperto questa ricetta celestiale su questo interessantissimo sito. Poi ho modificato le quantità secondo i miei gusti perché per me era davvero troppo dolce. Ecco quello che ne è venuto fuori.

15 gr di fiori di gelsomino appena colti, possibilmente di prima mattina o all'imbrunire

1 lt di latte intero o alta qualità (i grassi del latte intrappolano efficacemente le molecole odorose)

120 gr di zucchero

75 gr di maizena

Si suppone che i fiori li cogliate dal vostro giardino e che siano privi sia di pesticidi o concimi chimici. Quindi basterà "spolverarli" con un panno umido e metterli in frigorifero a macerare nel latte per due giorni in una pentola, possibilmente d'acciaio con coperchio.
Trascorso questo tempo, prendetevi un minuto per assaporare il momento in cui toglierete il coperchio dalla pentola appena tolta dal frigo. Vi investirà una folata di odori e sensazioni che non avranno nulla di umano, ma che sembreranno provenire direttamente dalle cucine di Nostro Signore. Quando sarete usciti dalla trance mistica, filtrate accuratamente il tutto e mettete la pentola sul fuoco. Appena diventa tiepido, unire la maizena e mescolare velocemente per non far formare i grumi. La prima volta ho tentato di scioglierla prima in poco latte (sempre per evitare i benedetti grumi) ma forse non l'ho fatto nel modo corretto e mi sono ritrovata con un blocco di granito!
Appena sciolta la maizena, aggiungere lo zucchero e poco prima di raggiungere il bollore vedrete che la preparazione comincerà ad addensarsi. Io a quel punto spengo il fuoco e verso negli stampini da budino o da tortino o qualunque cosa abbia sottomano. Ho il terrore di prolungare troppo la cottura e perdermi anche un filo di quell'aroma. Lascio freddare, copro con la pellicola e metto in frigorifero. Si conservano fino a 4 giorni, ma a parte che non ci arrivano, tendenzialmente prima vengono degustati e meglio è. Non ringrazierò mai abbastanza la portatrice sana di questa mediricetta!!

 

Il latte interissimo e quindi grassissimo contenuto nella ricetta potrebbe essere un problema per molti. Io stessa non sono propriamente intollerante, diciamo che non è un alimento particolarmente benefico per me, come credo per il 95% della popolazione. Ma lo adoro e cerco di fare l'equilibrista per potermelo godere ogni tanto. Questo gelo non mi ha mai dato fastidio. Sarà il potere dei fiori che ha la meglio anche sul lattosio? Certo, si parla di degustare una porzione, non di ingurgitarsene una squintalata, per dirla alla Bruno Barbieri.
Il gelsomino di casa ormai rende una media di 4/5 geli l'anno durante la fioritura. Se ne mangiate una porzioncina ogni tanto, diluita nel tempo e nello spazio, non dovrebbe creare grossi problemi. Ovviamente non è così in caso di intolleranze gravi o vere e proprie allergie.

Se beviamo una tisana di valeriana è perché vogliamo usufruire delle sue proprietà (non certo per il gusto, la valeriana sa di calzino usato), allo stesso modo se mangiamo una preparazione fatta con i fiori beneficeremo oltretutto anche delle loro proprietà. In aromaterapia il gelsomino è considerato un antidepressivo naturale e forse questo spiegherebbe il sorriso idiota e il leggero senso di euforia.
Per il resto, le cose da dire sono talmente tante che proseguiremo le proprietà del gelsomino in una scheda specifica di prossima uscita. Magari corredata di qualche altra sfiziosa mediricetta. Credo di avervi rintronato anche troppo per oggi!

Solo un ultimissimo paio di consigli, pura farina del mio sacco ottenuta macinando finemente le mie esperienze sul campo. O i miei pasticci.
Non buttate i fiori immersi nel latte quando filtrate. Senza strizzarli, metteteli in un bricco e copriteli di acqua. Chiudete con la pellicola e rimettete in frigo per un altro giorno. Il mattino dopo potrete pulirvi il viso con un batuffolo impregnato di quella meraviglia fresca che tonificherà e idraterà la vostra pelle come non mai, oppure fare un impacco per capelli. O ancora, la mia preferita, mettete il bricco sul fuoco per intiepidire e versate fiori e liquido in una bacinella con altra poca acqua tiepida. Ora toglietevi le scarpe, chiudete gli occhi e regalatevi un pediluvio di lusso latte e fiori. Rimaneteci pure 20 minuti, tamponate senza risciacquare e vi baceranno i piedi!!
Potrei anche consigliare un bagno caldo con i fiori avanzati, ma a giugno inoltrato rischiereste la bollitura: e noi qui si parla di gelsomini, non di aragoste!
E comunque alla fine di tutti gli utilizzi possibili e immaginabili, quella mistura continuava incredibilmente a profumare ancora. Mi sembrava immorale gettarla via e ci ho innaffiato le rose. Pare abbiano gradito.
Alla prossima e buona settimana a tutti!

2 commenti:

  1. Io adoro il gelsomino. Voglio proprio provare queste ricette invitanti.

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    1. Ottimo! Poi mi dici se ti hanno soddisfatta. Ne arriveranno delle altre che sono ancora in fase di sperimentazione :)
      Un abbraccio, Ari!

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